Scrittura del testo: Tonio perseguitato dai bulli. Una mattina Tonio riceve una lettera, anonima dai bulli, mandata per intimorirlo. Mamma:"Tonio c'è posta per te!" Tonio:"Arrivo mamma! Mmm...non c'è il destinatario". Tonio aprì la busta e rimase sconvolto dalle parole scritte su quel foglio. Il giorno seguente andò a scuola e, mentre stava per entrare in classe, apparvero tre ragazzi che lo circondarono. Bullo1:"Hai letto la lettera che ti abbiamo spedito?" Tonio:"Allora siete stati voi a scrivere quelle brutte parole su di me!" Bullo2:"Certo che siamo stati noi!" Tonio:"Perchè?" Bullo3:"Perchè?!...tu hai tutto... affetto, premura, noi, non abbiamo niente!" Bullo1:"Se non ci porti cento euro per ciascuno di noi entro un mese non la passerai liscia!" Tonio:"Non li ho per me tutti quei soldi; come faccio a darli a voi?" Bullo3:"A noi non ce ne frega niente come farai, troverai il modo, ne siamo certi." Bullo2:"Ricordati il nostro avvertimento!" Subito dopo la scuola, come era solito fare, andò a casa di Alessandro, un suo amico, raccontandogli l'accaduto, ma egli non gli credette. Tonio:"Alessandro dei bulli, a scuola, mi hanno minacciato, dicendomi che se non porto loro cento euro a testa, entro un mese, me le daranno di santa ragione!" Alessandro:"Ma!! Dei bulli a scuola! Non si sono mai visti! Non fare scherzi Tonio!" Tonio se ne andò deluso e tornò a casa. Pensando che i genitori forse avrebbero reagito come Alessandro non gli raccontò niente. Il giorno seguente Tonio chiese sfacciatamente hai genitori i trecento euro. Quelli,ovviamente, gli risposero con un secco no.
% Tonio:"Mamma,papá, lo so che è una richiesta assurda, ma..." I genitori:"su, avanti, arriva dritto al punto !" Tonio:"Mi servirebbero trecento euro, per favore. Mamma:"Cosa???Trecento euro??!!! Papá:"Ma dove pensi li troviamo i soldi,per terra?" Mamma:"Papà ha ragione;ma, dimmi un po' a cosa ti servono così tanti soldi" Tonio:"Beh...mi servono...per...mi dispiace,...ma non posso dirvelo!" Tonio dopo se ne andò piangendo in camera sua ripensando a quello che poteva accadere se avesse detto la veritá.
%Dialogo col preside:(Dopo aver visto Alessandro parlare con i bulli) Andrea:"Salve!Signor/ra preside le chiedo scusa. Vorrei potervi riferire di un fatto abbastanza grave. Preside:"Prego, comincia pure! Andrea:"Ecco...vede. ... L'altro giorno, in cortile ho visto dei tipacci che minacciavano un mio amico, Tonio; sono per questo molto preoccupato e la pregherei di indagare sull'accaduto. Preside:"Non preoccuparti, va pure, ci penso io!" Un mese dopo, Tonio, incontró i bulli a scuola, senza soldi. Bullo 1: "Allora hai portato i soldi?" Bullo 2: "Come faceva a guadagnarseli. É logico che non gli ha portati!" Bullo 3: "Noi lo avevamo avvertito." Bullo 2: "Allora, li hai portati o no?" Tonio: "Io...si, li ho portati,ma non ve li dó ora, ci potrebbe vedere qualche professore!" Bullo 1: "Ha ragione, ma fuori da scuola, nel cortile, ce li devi dare e se, ci hai detto una bugia lo sai cosa ti aspetta!" Tonio entró in classe e passó tutta la lezione a pensare a come avrebbe potuto scamparla e a stento trattenne le lacrime. La professoressa di matematica richiama severamente Tonio, il quale é totalmente spaesato. Data la sua distrazione in classe la professoressa lo manda fuori. Tonio solo in un secondo momento capisce che era rivolto a lui quel rimprovero, ma non si fa problemi ad andare fuori, ha un altro pensiero che assale la sua mente, l'incontro, ormai prossimo, con i bulli. La collaboratrice, vedendolo triste e pensieroso, prova a comprendere le ragioni del suo malessere. Collaboratrice: "Come ti chiami, ragazzo?" Tonio: "Mmm... Tonio." Collaboratrice: "Bene, Tonio, c'è qualcosa che non va?" Tonio in un primo momento vuole confessare la verità ma poi vede passare i bulli per il corridoio e risponde che è triste per essere stato rimproverato.* i bulli da dietro gli fanno un'occhiataccia e dei gesti. Collaboratrice: "Allora?" Tonio: "Umm... Ecco..." Collaboratrice: "Su! Forza!" Tonio: "Ecco...Niente, una cosa da niente, sono soltanto triste per la sgridata della prof, tutto quí." Collaboratrice: "Ok, va bene." La collaboratrice si allontana pensierosa ben comprendendo che stava spudoratamente mentendo. Conclusa la giornata scolastica, i ragazzi devono finalmente rincasare. La collaboratrice però ripensando all'accaduto parla con la professoressa di matematica e chiede di lui. La prof gli risponde che anche prima della sgridata era molto pensieroso e disattento alla lezione. Tutte e due rimangono sbigottite.* I bulli raggiungono Tonio all'uscita da scuola e lo elogiano per aver taciuto.
% Intanto a casa sua, la madre,sta riordinando la camera di Tonio,e trova in un cassetto dell'armadio la lettera dell'altro giorno,ma è anonima.La mamma,dopo aver letto la lettera,corre a scuola. Mamma:" ecco a cosa gli servivano i trecento euro! Devo andare subito a scuola e impedire quello che potrebbe succedere." Nel frattempo sono finite le lezioni e Tonio si reca lentamente nel cortile della scuola. Dove,lo aspettano i bulletti. Bullo1: "Eccolo,finalmente ti sei deciso!" Bullo 2:"Già era ora che venissi!" Bullo 3:"Allora dacci i soldi!" Tonio:"Io...io..." Bullo 3:"non dire che ci hai mentito,vero?" Mamma:"Tonio!!Tonio!!No!!Non torcetegli un capello!!" Bullo 2:"E chi è quella?Ti avevamo detto di non dire niente a nessuno!" Bullo 1:"Lascia stare,non sprecare il fiato,pensa a scappare!" Tonio:" Mamma!Ma...che ci fai qui?" Mamma:"Ho trovato la lettera di quei ragazzacci." Il giorno dopo i genitori andarono a parlare col preside,per comunicargli i fatti accaduti,e cercare insieme una possibile risposta.Il preside allora decide di rivolgersi alle forze dell'ordine per avere un maggior controllo della situazione. Guardia:"Mi è stato riferito,dal mio superiore,che ci sono stati casi di bullismo in questa scuola." Preside:"Si,è così,per tanto vorrei che lei sorvegliasse tutte le aree della scuola,a partire dall'entrata in poi per valutare possibili anomalie %
% Ovviamente l'attività dovrebbe essere condotta almeno per un anno. Guardia: " Va bene, tuttavia, se trascorso l'anno accadesse qualche altro episodio spiacevole, sapete dove trovarmi. " Preside: " Ok, siamo d'accordo" . Da quel giorno in poi nessun altro caso di bullismo, né scorrettezza, né ingiustizia si sono verificati in quella scuola.
Scrittura del testo: Tonio perseguitato dai bulli.
RispondiEliminaUna mattina Tonio riceve una lettera, anonima dai bulli, mandata per intimorirlo. Mamma:"Tonio c'è posta per te!" Tonio:"Arrivo mamma! Mmm...non c'è il destinatario". Tonio aprì la busta e rimase sconvolto dalle parole scritte su quel foglio. Il giorno seguente andò a scuola e, mentre stava per entrare in classe, apparvero tre ragazzi che lo circondarono. Bullo1:"Hai letto la lettera che ti abbiamo spedito?" Tonio:"Allora siete stati voi a scrivere quelle brutte parole su di me!" Bullo2:"Certo che siamo stati noi!" Tonio:"Perchè?" Bullo3:"Perchè?!...tu hai tutto... affetto, premura, noi, non abbiamo niente!" Bullo1:"Se non ci porti cento euro per ciascuno di noi entro un mese non la passerai liscia!" Tonio:"Non li ho per me tutti quei soldi; come faccio a darli a voi?" Bullo3:"A noi non ce ne frega niente come farai, troverai il modo, ne siamo certi." Bullo2:"Ricordati il nostro avvertimento!" Subito dopo la scuola, come era solito fare, andò a casa di Alessandro, un suo amico, raccontandogli l'accaduto, ma egli non gli credette. Tonio:"Alessandro dei bulli, a scuola, mi hanno minacciato, dicendomi che se non porto loro cento euro a testa, entro un mese, me le daranno di santa ragione!" Alessandro:"Ma!! Dei bulli a scuola! Non si sono mai visti! Non fare scherzi Tonio!" Tonio se ne andò deluso e tornò a casa. Pensando che i genitori forse avrebbero reagito come Alessandro non gli raccontò niente. Il giorno seguente Tonio chiese sfacciatamente hai genitori i trecento euro.
Quelli,ovviamente, gli risposero con un secco no.
%
RispondiEliminaTonio:"Mamma,papá, lo so che è una richiesta assurda, ma..."
I genitori:"su, avanti, arriva dritto al punto !"
Tonio:"Mi servirebbero trecento euro, per favore.
Mamma:"Cosa???Trecento euro??!!!
Papá:"Ma dove pensi li troviamo i soldi,per terra?"
Mamma:"Papà ha ragione;ma, dimmi un po' a cosa ti servono così tanti soldi"
Tonio:"Beh...mi servono...per...mi dispiace,...ma non posso dirvelo!"
Tonio dopo se ne andò piangendo in camera sua ripensando a quello che poteva accadere se avesse detto la veritá.
%Dialogo col preside:(Dopo aver visto Alessandro parlare con i bulli)
RispondiEliminaAndrea:"Salve!Signor/ra preside le chiedo scusa. Vorrei potervi riferire di un fatto abbastanza grave.
Preside:"Prego, comincia pure!
Andrea:"Ecco...vede. ... L'altro giorno, in cortile ho visto dei tipacci che minacciavano un mio amico, Tonio; sono per questo molto preoccupato e la pregherei di indagare sull'accaduto.
Preside:"Non preoccuparti, va pure, ci penso io!"
Un mese dopo, Tonio, incontró i bulli a scuola, senza soldi.
Bullo 1: "Allora hai portato i soldi?"
Bullo 2: "Come faceva a guadagnarseli. É logico che non gli ha portati!"
Bullo 3: "Noi lo avevamo avvertito."
Bullo 2: "Allora, li hai portati o no?"
Tonio: "Io...si, li ho portati,ma non ve li dó ora, ci potrebbe vedere qualche professore!"
Bullo 1: "Ha ragione, ma fuori da scuola, nel cortile, ce li devi dare e se, ci hai detto una bugia lo sai cosa ti aspetta!"
Tonio entró in classe e passó tutta la lezione a pensare a come avrebbe potuto scamparla e a stento trattenne le lacrime.
La professoressa di matematica richiama severamente Tonio, il quale é totalmente spaesato. Data la sua distrazione in classe la professoressa lo manda fuori. Tonio solo in un secondo momento capisce che era rivolto a lui quel rimprovero, ma non si fa problemi ad andare fuori, ha un altro pensiero che assale la sua mente, l'incontro, ormai prossimo, con i bulli. La collaboratrice, vedendolo triste e pensieroso, prova a comprendere le ragioni del suo malessere.
Collaboratrice: "Come ti chiami, ragazzo?"
Tonio: "Mmm... Tonio."
Collaboratrice: "Bene, Tonio, c'è qualcosa che non va?"
Tonio in un primo momento vuole confessare la verità ma poi vede passare i bulli per il corridoio e risponde che è triste per essere stato rimproverato.* i bulli da dietro gli fanno un'occhiataccia e dei gesti.
Collaboratrice: "Allora?"
Tonio: "Umm... Ecco..."
Collaboratrice: "Su! Forza!"
Tonio: "Ecco...Niente, una cosa da niente, sono soltanto triste per la sgridata della prof, tutto quí."
Collaboratrice: "Ok, va bene."
La collaboratrice si allontana pensierosa ben comprendendo che stava spudoratamente mentendo. Conclusa la giornata scolastica, i ragazzi devono finalmente rincasare. La collaboratrice però ripensando all'accaduto parla con la professoressa di matematica e chiede di lui. La prof gli risponde che anche prima della sgridata era molto pensieroso e disattento alla lezione. Tutte e due rimangono sbigottite.* I bulli raggiungono Tonio all'uscita da scuola e lo elogiano per aver taciuto.
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RispondiEliminaIntanto a casa sua, la madre,sta riordinando la camera di Tonio,e trova in un cassetto dell'armadio la lettera dell'altro giorno,ma è anonima.La mamma,dopo aver letto la lettera,corre a scuola.
Mamma:" ecco a cosa gli servivano i trecento euro! Devo andare subito a scuola e impedire quello che potrebbe succedere."
Nel frattempo sono finite le lezioni e Tonio si reca lentamente nel cortile della scuola. Dove,lo aspettano i bulletti.
Bullo1: "Eccolo,finalmente ti sei deciso!"
Bullo 2:"Già era ora che venissi!"
Bullo 3:"Allora dacci i soldi!"
Tonio:"Io...io..."
Bullo 3:"non dire che ci hai mentito,vero?"
Mamma:"Tonio!!Tonio!!No!!Non torcetegli un capello!!"
Bullo 2:"E chi è quella?Ti avevamo detto di non dire niente a nessuno!"
Bullo 1:"Lascia stare,non sprecare il fiato,pensa a scappare!"
Tonio:" Mamma!Ma...che ci fai qui?"
Mamma:"Ho trovato la lettera di quei ragazzacci."
Il giorno dopo i genitori andarono a parlare col preside,per comunicargli i fatti accaduti,e cercare insieme una possibile risposta.Il preside allora decide di rivolgersi alle forze dell'ordine per avere un maggior controllo della situazione.
Guardia:"Mi è stato riferito,dal mio superiore,che ci sono stati casi di bullismo in questa scuola."
Preside:"Si,è così,per tanto vorrei che lei sorvegliasse tutte le aree della scuola,a partire dall'entrata in poi per valutare possibili anomalie %
Per tanto e' errato - dovevi scrivere pertanto
Elimina%
RispondiEliminaOvviamente l'attività dovrebbe essere condotta almeno per un anno.
Guardia: " Va bene, tuttavia, se trascorso l'anno accadesse qualche altro episodio spiacevole, sapete dove trovarmi. "
Preside: " Ok, siamo d'accordo" .
Da quel giorno in poi nessun altro caso di bullismo, né scorrettezza, né ingiustizia si sono verificati in quella scuola.