venerdì 12 maggio 2017

Laboratorio teatro: alunni all'opera - dalla assegnazione dei ruoli all'esecuzione del lavoro stabilito in squadra.
buon lavoro ragazzi!
Nei prossimi giorni aggiorniamo le procedure.

6 commenti:

  1. Scrittura del testo: Tonio perseguitato dai bulli.
    Una mattina Tonio riceve una lettera, anonima dai bulli, mandata per intimorirlo. Mamma:"Tonio c'è posta per te!" Tonio:"Arrivo mamma! Mmm...non c'è il destinatario". Tonio aprì la busta e rimase sconvolto dalle parole scritte su quel foglio. Il giorno seguente andò a scuola e, mentre stava per entrare in classe, apparvero tre ragazzi che lo circondarono. Bullo1:"Hai letto la lettera che ti abbiamo spedito?" Tonio:"Allora siete stati voi a scrivere quelle brutte parole su di me!" Bullo2:"Certo che siamo stati noi!" Tonio:"Perchè?" Bullo3:"Perchè?!...tu hai tutto... affetto, premura, noi, non abbiamo niente!" Bullo1:"Se non ci porti cento euro per ciascuno di noi entro un mese non la passerai liscia!" Tonio:"Non li ho per me tutti quei soldi; come faccio a darli a voi?" Bullo3:"A noi non ce ne frega niente come farai, troverai il modo, ne siamo certi." Bullo2:"Ricordati il nostro avvertimento!" Subito dopo la scuola, come era solito fare, andò a casa di Alessandro, un suo amico, raccontandogli l'accaduto, ma egli non gli credette. Tonio:"Alessandro dei bulli, a scuola, mi hanno minacciato, dicendomi che se non porto loro cento euro a testa, entro un mese, me le daranno di santa ragione!" Alessandro:"Ma!! Dei bulli a scuola! Non si sono mai visti! Non fare scherzi Tonio!" Tonio se ne andò deluso e tornò a casa. Pensando che i genitori forse avrebbero reagito come Alessandro non gli raccontò niente. Il giorno seguente Tonio chiese sfacciatamente hai genitori i trecento euro.
    Quelli,ovviamente, gli risposero con un secco no.

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  2. %
    Tonio:"Mamma,papá, lo so che è una richiesta assurda, ma..."
    I genitori:"su, avanti, arriva dritto al punto !"
    Tonio:"Mi servirebbero trecento euro, per favore.
    Mamma:"Cosa???Trecento euro??!!!
    Papá:"Ma dove pensi li troviamo i soldi,per terra?"
    Mamma:"Papà ha ragione;ma, dimmi un po' a cosa ti servono così tanti soldi"
    Tonio:"Beh...mi servono...per...mi dispiace,...ma non posso dirvelo!"
    Tonio dopo se ne andò piangendo in camera sua ripensando a quello che poteva accadere se avesse detto la veritá.

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  3. %Dialogo col preside:(Dopo aver visto Alessandro parlare con i bulli)
    Andrea:"Salve!Signor/ra preside le chiedo scusa. Vorrei potervi riferire di un fatto abbastanza grave.
    Preside:"Prego, comincia pure!
    Andrea:"Ecco...vede. ... L'altro giorno, in cortile ho visto dei tipacci che minacciavano un mio amico, Tonio; sono per questo molto preoccupato e la pregherei di indagare sull'accaduto.
    Preside:"Non preoccuparti, va pure, ci penso io!"
    Un mese dopo, Tonio, incontró i bulli a scuola, senza soldi.
    Bullo 1: "Allora hai portato i soldi?"
    Bullo 2: "Come faceva a guadagnarseli. É logico che non gli ha portati!"
    Bullo 3: "Noi lo avevamo avvertito."
    Bullo 2: "Allora, li hai portati o no?"
    Tonio: "Io...si, li ho portati,ma non ve li dó ora, ci potrebbe vedere qualche professore!"
    Bullo 1: "Ha ragione, ma fuori da scuola, nel cortile, ce li devi dare e se, ci hai detto una bugia lo sai cosa ti aspetta!"
    Tonio entró in classe e passó tutta la lezione a pensare a come avrebbe potuto scamparla e a stento trattenne le lacrime.
    La professoressa di matematica richiama severamente Tonio, il quale é totalmente spaesato. Data la sua distrazione in classe la professoressa lo manda fuori. Tonio solo in un secondo momento capisce che era rivolto a lui quel rimprovero, ma non si fa problemi ad andare fuori, ha un altro pensiero che assale la sua mente, l'incontro, ormai prossimo, con i bulli. La collaboratrice, vedendolo triste e pensieroso, prova a comprendere le ragioni del suo malessere.
    Collaboratrice: "Come ti chiami, ragazzo?"
    Tonio: "Mmm... Tonio."
    Collaboratrice: "Bene, Tonio, c'è qualcosa che non va?"
    Tonio in un primo momento vuole confessare la verità ma poi vede passare i bulli per il corridoio e risponde che è triste per essere stato rimproverato.* i bulli da dietro gli fanno un'occhiataccia e dei gesti.
    Collaboratrice: "Allora?"
    Tonio: "Umm... Ecco..."
    Collaboratrice: "Su! Forza!"
    Tonio: "Ecco...Niente, una cosa da niente, sono soltanto triste per la sgridata della prof, tutto quí."
    Collaboratrice: "Ok, va bene."
    La collaboratrice si allontana pensierosa ben comprendendo che stava spudoratamente mentendo. Conclusa la giornata scolastica, i ragazzi devono finalmente rincasare. La collaboratrice però ripensando all'accaduto parla con la professoressa di matematica e chiede di lui. La prof gli risponde che anche prima della sgridata era molto pensieroso e disattento alla lezione. Tutte e due rimangono sbigottite.* I bulli raggiungono Tonio all'uscita da scuola e lo elogiano per aver taciuto.

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  4. %
    Intanto a casa sua, la madre,sta riordinando la camera di Tonio,e trova in un cassetto dell'armadio la lettera dell'altro giorno,ma è anonima.La mamma,dopo aver letto la lettera,corre a scuola.
    Mamma:" ecco a cosa gli servivano i trecento euro! Devo andare subito a scuola e impedire quello che potrebbe succedere."
    Nel frattempo sono finite le lezioni e Tonio si reca lentamente nel cortile della scuola. Dove,lo aspettano i bulletti.
    Bullo1: "Eccolo,finalmente ti sei deciso!"
    Bullo 2:"Già era ora che venissi!"
    Bullo 3:"Allora dacci i soldi!"
    Tonio:"Io...io..."
    Bullo 3:"non dire che ci hai mentito,vero?"
    Mamma:"Tonio!!Tonio!!No!!Non torcetegli un capello!!"
    Bullo 2:"E chi è quella?Ti avevamo detto di non dire niente a nessuno!"
    Bullo 1:"Lascia stare,non sprecare il fiato,pensa a scappare!"
    Tonio:" Mamma!Ma...che ci fai qui?"
    Mamma:"Ho trovato la lettera di quei ragazzacci."
    Il giorno dopo i genitori andarono a parlare col preside,per comunicargli i fatti accaduti,e cercare insieme una possibile risposta.Il preside allora decide di rivolgersi alle forze dell'ordine per avere un maggior controllo della situazione.
    Guardia:"Mi è stato riferito,dal mio superiore,che ci sono stati casi di bullismo in questa scuola."
    Preside:"Si,è così,per tanto vorrei che lei sorvegliasse tutte le aree della scuola,a partire dall'entrata in poi per valutare possibili anomalie %

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  5. %
    Ovviamente l'attività dovrebbe essere condotta almeno per un anno.
    Guardia: " Va bene, tuttavia, se trascorso l'anno accadesse qualche altro episodio spiacevole, sapete dove trovarmi. "
    Preside: " Ok, siamo d'accordo" .
    Da quel giorno in poi nessun altro caso di bullismo, né scorrettezza, né ingiustizia si sono verificati in quella scuola.

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