giovedì 3 aprile 2014

Futuri aggiornamenti

In questo Blog, aperto a tutti, gli alunni si potranno aggiornare sulle News della settimana.
Ognuno di noi, può scrivere sotto ad ogni post un commento per una curiosità, oppure, dare il proprio parere sulla creazione di questo Blog.

In futuro ci saranno nuove attività che saranno accessibili sul sito, come una chat, calendari e altro!

Marco Mazzella

12 commenti:

  1. Avete terminato la scrittura dei racconti gialli? Se sì, lunedì ne pubblichiamo alcuni fra quelli più interessanti.

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  2. Questo link e indirizzato all'alunna Lomurno Angela che adora la danza già da tempo
    Puoi arricchire le notizie inserite nel link, personalizzare le pagine scegliendo uno spaccato esperienzale personale.
    Buona visione, per i commenti... a domani!
    http://www.slideshare.net/martinacapuano/la-storia-della-danza-power-point

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  3. Storia della danza come pratica sportiva (x Angy Lomurno)

    Prima del 1997, le federazioni che trattavano la danza erano molteplici, agivano come federazioni ma in realtà erano associazioni iscritte ad enti di promozione sportiva. Ognuna aveva un proprio regolamento e statuto che poteva essere anche difforme l'uno dall'altro. Per poter avvicinarsi direttamente alla Danza Sportiva ed essere riconosciuti come FSN dal CONI il cammino era molto lungo. La prima cosa da fare era avere un solo interlocutore. Con varie difficoltà, modifiche di statuto, regolamenti, accorpamento in un'unica federazione ecc., l'attuale FIDS nel 1997, esattamente il 28 febbraio con delibera numero 919, venne riconosciuta tra le Discipline Associate. A tutti gli effetti ora la Danza era stata riconosciuta come sport. Per poter avere gli stessi diritti di altre discipline olimpiche, il percorso non era ancora terminato. Si diede atto ad una nuova ristrutturazione interna, come d'altronde già presente in altri sport, necessaria al riconoscimento a FSN Federazione Sportiva Nazionale. L'ingresso nel novero delle FSN avvenne il 26 giugno 2007.(vedi questo link http://it.wikipedia.org/wiki/Danza_sportiva)

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  4. "Chiudi gli occhi, respira, libera i pensieri, sei solo tu, tu, il tuo cuore e la tua danza. Sorridi, sii fiero e balla perché solo ballando mostri ciò che sei e quanto vali" - Arianna Villa, Molteno (LC)

    "La danza è l'inciampare dei miei sogni, il raccogliere e conservare bislacche tracce che essi lasciano lungo la strada della quotidianità" - Veruska Vertuani, Aprilia (LT)

    "Danzare è un volo ad ali spiegate.
    Danzare è seguire il ritmo dell'anima.
    Danzare è sentirsi liberi, danzare è un sogno che ti fa sentire vivo in una realtà immaginaria.
    Danzare è conoscere il proprio essere che si esprime con i movimenti delle membra.
    Danzare è un magico fluttuare di emozioni che vive, così intensamente, soltanto chi ha il coraggio di volare" - Valentina Taiariol, San Vito al Tagliamento

    "La Danza... linguaggio dell'anima" - Serena Borriello, Milano

    Angy pensi di pubblicare la tua poesia sulla danza scritta negli anni scorsi?

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  5. Nell’insegnamento, occorre essere particolarmente presente per anticipare, capire, ascoltare i problemi. Non bisogna lasciarsi andare ma rispettare l’ordine, l’autorità, le regole.
    Carla Fracci

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  6. "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario".Primo Levi. —

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  7. Ricordate!
    Dal 21 marzo ne è trascorso di tempo ma i ricordi restano...

    BENVENUTA PRIMAVERA!
    L’UNESCO ha voluto dedicare il giorno 21 marzo alla Giornata mondiale della Poesia.
    Scopo principale di tale giornata è quello di dare a tutti la possibilità di esprimere emozioni, sentimenti, storie, gioie e dolori in versi.
    L’iniziativa, che porta il titolo PRIMI VERSI DI PRIMAVERA, è stata organizzata dagli alunni della Pacelli in collaborazione con gli ospiti-amici dell’Associazione “La notte dei Poeti”: oggi sono con noi Maria Calia e Silvia Miglionico.
    Questa mattina ci soffermeremo per circa un’ora a riflettere su questo evento.
    Partiremo subito con l’ascolto delle splendide note della PRIMAVERA di Antonio Lucio Vivaldi (Venezia, 04-03-1678/ Vienna, 28-07-1741) compositore e violinista italiano esponente di spicco del tardo barocco veneziano; si procederà con l’ascolto di alcune poesie d’Autore e non intervallate da allegre musiche e danze.
    A tutti i presenti auguriamo una felice giornata! Buon Ascolto.
    La PRIMAVERA di A.Vivaldi

    Ode alla vita di Pablo Neruda
    Lentamente muore
    chi diventa schiavo dell'abitudine,
    ripetendo ogni giorno
    gli stessi percorsi,
    chi non cambia la marca,
    chi non rischia
    e cambia colore dei vestiti,
    chi non parla a chi non conosce.

    Muore lentamente
    chi evita una passione,
    chi preferisce il nero su bianco
    e i puntini sulle "i" piuttosto
    che un insieme di emozioni,
    proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
    quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
    quelle che fanno battere il cuore
    davanti all'errore e ai sentimenti.

    Lentamente muore
    chi non capovolge il tavolo,
    chi è infelice sul lavoro,
    chi non rischia la certezza per l'incertezza,
    per inseguire un sogno,
    chi non si permette
    almeno una volta nella vita
    di fuggire ai consigli sensati.

    Lentamente muore
    chi non viaggia, chi non legge,
    chi non ascolta musica,
    chi non trova grazia in se stesso.
    Muore lentamente
    chi distrugge l'amor proprio,
    chi non si lascia aiutare;
    chi passa i giorni a lamentarsi
    della propria sfortuna
    o della pioggia incessante.

    Lentamente muore
    chi abbandona un progetto
    prima di iniziarlo,
    chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
    chi non risponde quando
    gli chiedono qualcosa che conosce.

    Evitiamo la morte a piccole dosi,
    ricordando sempre che essere vivo
    richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
    del semplice fatto di respirare.
    Soltanto l'ardente pazienza
    porterà al raggiungimento
    di una splendida felicità.

    La scole
    La scole jè na cause ‘mbortande
    Ce nan wuè rumani gnurante

    Tande, pure ca non te ‘ngozze
    Almene’nu picche ha da sci a’fforze
    E ce tande bèlle cause te wuè’mbarè
    Tine schitte da studjè
    Ma ce vè a i scole pèsele purè tu
    Nd’ alla vite puète cundè de cciù
    Scritta da Nicola Scalera di Altamura


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  8. VEDRAI CHE E’ BELLO VIVERE

    CHI S’AGGRAPPA AL NIDO
    NON SA CHE COS’E’ IL MONDO,
    NON SA QUELLO CHE TUTTI GLI UCCELLI SANNO
    E NON SA PERCHE’ VOGLIA CANTARE
    IL CREATO E LA SUA BELLEZZA .
    QUANDO ALL’ALBA IL RAGGIO DEL SOLE
    ILLUMINA LA TERRA
    E L’ERBA SCINTILLA DI PERLE DORATE,
    QUANDO L’AURORA SCOMPARE
    E I MERLI FISCHIANO TRA LE SIEPI,
    ALLORA CAPISCO COME E’ BELLO VIVERE.
    PROVA,AMICO,AD APRIRE IL TUO CUORE ALLA BELLEZZA
    QUANDO CAMMINI TRA LA NATURA
    PER INTRECCIARE GHIRLANDE COI TUOI RICORDI:
    ANCHE SE LE LACRIME TI CADONO LUNGO LA STRADA,
    VEDRAI CHE E’ BELLO VIVERE.

    Vi ricordate quando l'abbiamo imparata? Quali emozioni ha siscitato in voi?

    La poesia riportata è datata 1941, si ignora il nome di chi l’abbia scritta, ma il messaggio che ci ha lasciato è la fiducia nella vita di cui ne canta la bellezza. L’autore s’identifica con il volo libero dell’uccello come l’autrice del disegno nella farfalla.

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  9. RIASSUNTO
    L’UOMO RESTITUITO
    CARCERE DI MILANO OPERA 1967
    Il testo, L’uomo restituito, parla di un bambino vissuto in quartiere di Catania dove c’era la delinquenza e la fame. Questo bambino ha vissuto senza padre perché, quando sua madre era giovane, suo padre la lascia per andare a continuare la sua vita con un'altra donna, che in seguito divenne sua moglie. La povera donna educò i bambini e prese la responsabilità della famiglia anche in assenza del padre. Poi iniziò ad andare a scuola e, oltre alla scuola lavorava in officina riparando i motori delle macchine. In seguito prese la licenza media. A 13 anni divenne professionista nell’aggiustare i motori e tutti li venivano a riparare da quel ragazzo per verificare le sue capacità meccaniche. Ai compleanni, a Natale e a tutte le feste più importanti il ragazzo sentiva la mancanza del padre, che non ha mai regalato nulla per il suo compleanno o festeggiato il Natale con lui. A 16 anni incominciò a incontrare il padre, a cui confidava le sue tristezze, malinconie le sue felicità e gli rivelava anche i suoi segreti. Cinque giorni prima del suo compleanno lo informarono dell’uccisione di suo padre, avvenuta per uno scambio di persone. La polizia iniziò a indagare sul fatto e, dopo otto giorni venne uccisa la vera vittima predestinata. Cosi andò a vivere dalla sua ragazza che dopo divenne sua moglie e madre di due figlie.
    Piano, piano incomincia a perdere la fiducia in se stesso e a fare cattive amicizie, seguendo una cattiva strada che lo condusse direttamente alla delinquenza. E dopo poco tempo s’affacciò nella sua vita la prigione per aver ucciso.
    Dando un’occhiata al passato si è accorto di aver commesso molti errori, che non riusciva a capire quando era giovane.
    Voleva riparare a tutto ciò che ha rotto, però aveva paura di perdere di nuovo l’equilibrio e sbagliare.
    Fatima Ben Nasr 15/10/2013

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  10. RIASSUNTO
    FIGLI DELL’IGNORANZA
    CARCERE MADDALONI 1979
    Il testo “Figli dell’ignoranza” parla di uomo che avendo commesso un reato entra in prigione. Lui sostiene che non è colpa della crisi, del poco lavoro, dei soldi se noi sbagliamo, ma è colpa nostra perché siamo noi che decidiamo ciò che vogliamo essere.
    Con una candela al buio scrive una lettera a sua moglie che sta risolvendo i problemi da sola, . Ai suoi genitori che l’hanno educato e che adesso soffrono e a tutti i suoi amici.
    Vorrebbe cambiare, ma non sarà facile per lui riprendere l’equilibrio di una volta.
    CARCERE DI VOGHERA 1959
    Quest’uomo dal carcere ribadisce con forza che non esiste la libertà di scelta, di parola o di opinione.
    I ragazzi che si disinteressano della vita, quando arrivano a una certa età si incominciano a porre delle domande che potrebbero dare una svolta alla loro vita. Decisioni di responsabilità, e di maturità che potrebbero cambiare il meccanismo della vita.
    Fatima Ben Nasr 3^F
    15/10/2013

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  11. Alessandro Manzoni e I Promessi Sposi
    Un rivoluzionario molto moderato
    Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785-1873. Era figlio del conte Pietro Manzoni e di Beccaria il cui padre, Cesare Beccaria fu un importante rappresentante dell’illuminismo italiano. Di carattere schivo e introverso condusse un’esistenza tranquilla. Grazie alla conoscenza di famosi intellettuali trascorse la maggior parte del suo tempo a scrivere e a studiare opere di letteratura e di linguistica. Nel 1810 si converte al cattolicesimo. Nonostante la fede risentì profondamente del male nel mondo. A lui si deve la nascita del romanzo italiano moderno. I promessi sposi riportano la lettura italiana in auge (grande importanza).Manzoni grazie ai valori del:
    • L’illuminismo italiano
    • Il romanticismo
    • Il destino dei popoli
    • La cultura francese

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  12. La bellezza
    La bellezza è un bene fragile.
    La bellezza sta tutta nella purezza del cuore,
    nella verità, nella semplicità,
    umiltà e rispetto.
    La bellezza non è il viso
    ma la luce nel tuo cuore,
    è l’unica cosa di cui il tempo si vanta.
    Ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni,
    ed è un possesso per tutta l’eternità.
    La bellezza senza dubbio, non è
    una rivoluzione, ma verrà un giorno
    in cui le rivoluzioni avranno bisogno della bellezza.
    Il mestiere della vita sta nel
    cercare la bellezza.
    La bellezza colpisce l’occhio, ma
    Il merito conquista il cuore,
    e può trafiggerci col suo dolore.
    La bellezza è un dono che il cielo forse ci invidia.
    Fatima Ben Nasr e Marco Livrieri 3^F
    27/11/2013

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