La bambina del treno
di Lorenza Farina e
Manuela Simoncelli
Riflessioni emerse dalla lettura e analisi
del testo
Mattina di
giugno c’è il sole; alla stazione ci sono i tedeschi che dividono con forza e
violenza le famiglie. Una bimba ha fame ed un vecchio che si trova nel medesimo
vagone gli offre un pezzo di pane dicendole che a lui non serve perché non deve
più crescere. Anna e sua madre lo ringraziano. La bambina ha paura del buio e il vecchio
estrae un mozzicone di candela e l’accende.
………….
La bimba chiede
alla mamma di conoscere la destinazione di quel lungo viaggio su quel treno
dove non c’era spazio e si stava tutti in piedi dopo che le porte erano state
sprangate con forza per impedire che scendessero i passeggeri. Un ragazzo dice
che andranno ad Auschwitz, la bimba ha paura del buio.
L’indomani la
mamma le accarezza i capelli e la solleva per farle prendere un po’ d’aria.
…………
Una bimba di 8
anni, separata bruscamente dal padre, viene fatta salire sul treno insieme a
sua madre. Il suo nome è Anna. Lei vede la mamma tremare ma non di freddo.
Alcuni si erano portati degli sgabelli. I soldati avevano portato loro via
tutto perciò durante il tragitto non poteva soddisfare i bisogni primari della
piccola.
Li stanno
trasportando i Polonia. Verso la sera la bimba ha sonno ed inizia a lagnarsi.
Il vecchio gentilmente le racconta la storia di Pinocchio e si addormentò. Al
risveglio….
……………
La bimba sognò
di essere in una balena. Poi vide in una curva un bambino biondo accovacciato
in un campo di grano.
………
Questa storia mi
è piaciuta perché mostra il coraggio delle persone anche quando sono in grande
difficoltà.
………..
Il testo letto
mi ha permesso di capire quanta crudeltà hanno sofferto gli ebrei. Il nome
della città Auschwitz era il terribile luogo in cui gli ebrei venivano uccisi.
Marco Mazzella
………….
Il nome
Auschwitz provocava assurdi silenzi e nessuno piangeva, né gridava, ma in tutti
metteva paura.
Anna vide un
bimbo, il cui nome era Jarek, e con lo sguardo si scambiarono un saluto. Lui
andava lì anche se la mamma glielo proibiva pensando di poter rivedere quella
tenera bimba.
Miriana
Colamonaco
….
Delle persone,
con stella gialla cucita sul petto, immobili sulla banchina della stazione,
attendevano in fila l’arrivo del treno.
Soldati tedeschi
facevano la guardia con grossi cani al guinzaglio. Anna strinse la mano della
mamma e sentì che tremava ma non di freddo.
I soldati,
gridando, spinsero con violenza le persone nei vagoni, anche i più vecchi che
faticavano a camminare.
Priore Raffaello
……….
Dalla balena
invece che acqua usciva fumo nero.
Maria Basile
………
Il testo è
interessante, è bello ma un po’ triste.
Marco Livrieri
…….
A me dispiace
molto per quegli ebrei perché la guerra è una cosa brutta.
Massaro Giuseppe
……..
Quelle povere
persone non potevano far nulla. Eppure credo che se si fossero uniti avrebbero
potuto vincere contro i tedeschi e avrebbero potuto scappare.
Marco Mirenda
………
Sono molto
dispiaciuto per quello che è successo.
Forliano Felice
….
Secondo me,
quello che hanno fatto i tedeschi, è lugubre è da assassini perché penso che
fossero gelosi degli ebrei e si sono voluti liberare di loro come si fa con la
spazzatura.
Scarafaggio
Giuseppe
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