Poesia dei mendicanti
Sono
lì tutti i giorni
li
vedi nello stesso posto,
alcuni
sono davvero malati
altri
lo sono per finta
chiedono
entrambi
soldi per vivere.
Arrivano
a fine mese:
pochi
i soldi per mangiare
poveri
i loro figli
che
non sanno cosa fare.
Alcuni
sanno fare qualcosa
tipo
suonare
altri
sono li tutti ad aspettare
che
qualcuno gli dia da mangiare
Be
che dire per me potevano fare
molte
altre cose oltre a elemosinare,
solo
un peccato per quei poverini
che
senza gambe e senza braccia
lavorano
per i bambini.
M. Mirenda
Il lavoro
Il lavoro è
poter andare di pari passo
con la terra e la sua anima.
Poiché oziare significa
diventare estranei alle stagioni,
e uscire dalla processione della vita,
che in fiera sottomissione avanza
maestosamente verso l'infinito.
Quando voi lavorate siete un flauto
che nel suo cuore volge in musica
il mormorio delle ore.
Chi di voi vorrebbe essere
una canna muta e silenziosa
quando tutte le altre
cantano insieme all'unisono?
Eppure molti considerano il lavoro
una maledizione e la fatica una sventura.
Lavorare vuol dire realizzare
una parte del sogno più remoto della terra,
a voi assegnata quando quel sogno nacque.
Ed è nel mantenersi con fatica
che in verità si ama la vita.
E amare la vita attraverso la fatica
significa essere molto vicini
al suo segreto più profondo.
Ma se voi nella vostra pena
considerate la nascita una calamità
e il sostentamento del corpo
una maledizione scritta sulla vostra fronte,
allora io vi dico che solo il sudore
della vostra fronte cancellerà ciò che è scritto.
La vita non è oscurità,
e ogni slancio è cieco se non c'è conoscenza,
e ogni conoscenza è vana se non c'è attività,
e ogni attività è vuota se non c'è amore,
poter andare di pari passo
con la terra e la sua anima.
Poiché oziare significa
diventare estranei alle stagioni,
e uscire dalla processione della vita,
che in fiera sottomissione avanza
maestosamente verso l'infinito.
Quando voi lavorate siete un flauto
che nel suo cuore volge in musica
il mormorio delle ore.
Chi di voi vorrebbe essere
una canna muta e silenziosa
quando tutte le altre
cantano insieme all'unisono?
Eppure molti considerano il lavoro
una maledizione e la fatica una sventura.
Lavorare vuol dire realizzare
una parte del sogno più remoto della terra,
a voi assegnata quando quel sogno nacque.
Ed è nel mantenersi con fatica
che in verità si ama la vita.
E amare la vita attraverso la fatica
significa essere molto vicini
al suo segreto più profondo.
Ma se voi nella vostra pena
considerate la nascita una calamità
e il sostentamento del corpo
una maledizione scritta sulla vostra fronte,
allora io vi dico che solo il sudore
della vostra fronte cancellerà ciò che è scritto.
La vita non è oscurità,
e ogni slancio è cieco se non c'è conoscenza,
e ogni conoscenza è vana se non c'è attività,
e ogni attività è vuota se non c'è amore,
e quando voi lavorate con amore
instaurate un legame con voi stessi,
con gli altri, e con Dio.
instaurate un legame con voi stessi,
con gli altri, e con Dio.
Poesia di Kahlil
Gibran
Il
lavoro
Lavoro, miei bimbi, sapete
che cosa vuol dire?
Guardatevi attorno:
tutto il mondo lavora.
Lavoro è zappare la
terra,
battere il martello
nella buia bottega,
guidare i treni
veloci,
partire e tornare pei
cieli;
lavoro è pulire le
strade.
cuocere il pane,
curare chi soffre.
Ecco: ogni azione compiuta per il bene di tutti è lavoro.
Nel lavoro ognuno
trova la gioia;
solo chi lavora è
felice.
Poesia di A. Ferrari
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