venerdì 13 giugno 2014

Testo per articolo giornale

Una lezione interessante!

Abbiamo letto parecchi libri in classe iniziando da ‘Appunti di viaggio’, ‘Il piccolo principe’ etc.. ma nella 

lezione precedente la professoressa ci ha parlato della storia di un uomo… Un uomo che ha combattuto per 

la sua vita sfidando chiunque e qualunque cosa, persino un coma vegetativo di ben 10 anni! Grazie a sua 

mamma che gli è stato accanto giorno dopo giorno per un decennio intero, lui ha trovato la forza di 

combattere quella sua fragilità e di decidere di riprendere le redini della sua vita e viverla al massimo! 

Quest’uomo si chiama Massimiliano Tressoldi. Dopo il risveglio, nel 2001, Max (così chiamato da amici e 

parenti) ha perso la parola ed è rimasto su una sedia a rotelle, la sua famiglia e gli amici gli sono stati accanto, sempre. 

Lui voleva raggiungere due obbiettivi: parlare e camminare di nuovo. Il primo lo ha raggiunto, il secondo, è sulla strada giusta per riuscire a raggiungerlo, infatti fa i primi passi. 

Da venti anni non si alza in piedi, ma si era promesso che lo avrebbe fatto davanti alla Grotta di Lourdes, ed è stato proprio così. 

Gli scienziati dicevano: “Vostro figlio è un tronco colpito da un fulmine, non avrà più barlume di conoscenza”, e invece Massimiliano ripete ogni giorno: ”Io sono FE-LI-CE!”. 

Mi è bastato leggere poche pagine e vedere le foto per capire che Max è un modello di vita da seguire perché nessuno di noi, persone con braccia e gambe, persone normodotate avrebbero il coraggio e la forza che ha avuto e che ha lui. 

Mi ha colpito una frase che lui ha detto: “La vita è bella anche da seduti!”. 

Lui è felice della sua vita anche se ha delle difficoltà ma le supera con il sorriso, con il coraggio, con la forza di vivere, noi invece ci lamentiamo per ogni nostro piccolo malessere. 

Massimiliano mi ha fatto capire che dobbiamo avere il coraggio di affrontare i problemi, senza paura, perché alla fine se davvero vuoi raggiungere un obbiettivo, non c’è nulla che te lo impedisce.


Ilaria Lorusso

Nessun commento:

Posta un commento