mercoledì 21 maggio 2014

 L’adolescente è alla ricerca della sua identità e lo fa rifiutando il concetto di sé costruito sull’opinione dei genitori e costruendolo sui giudizi dei coetanei con i quali sperimenta le proprie abilità e i propri limiti. In questa ricerca la preoccupazione e la protezione dei genitori possono apparire un ostacolo che pone l’adolescente in conflitto con il mondo familiare. È in un sereno confronto con gli adulti che però può dare come risultato positivo la ricerca della propria identità. È il momento in cui l’importanza della famiglia sembra essere sostituita da quella degli amici perché è da loro che l’adolescente trae spunto per formare la propria identità. Nasce il gruppo con cui vivere la maggior parte del tempo fuori casa per rafforzare la propria autostima, ma è ancora la famiglia che può dare il proprio apporto di esperienze affinché questo periodo sia ricco di finalità vantaggiose. Le esigenze dell’adolescente diventano contrastanti, da un lato sente il bisogno di essere ancora protetto dalla famiglia e dall’altro vuole differenziarsi e acquisire autonomia. Ciò a volte disorienta la famiglia che al suo interno deve trovare un nuovo equilibrio ed essere in grado di considerare che il proprio figlio, che sta diventando grande, pretende autonomia per la ricerca della propria individualità, ma non deve sentirsi solo o, tanto meno, irrispettoso del ruolo della famiglia. È attraverso la ricerca di uno scontro costruttivo e rispettoso che l’adolescente, d’altro conto, può imparare le capacità di ascolto, comunicazione e contrattazioni che saranno indispensabili per la sua futura vita di relazione con gli altri.

Fatima Ben Nasr 3F

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