RAPITI DAGLI ALIENI
Una sera di dicembre, io e i miei fratelli, ci coricammo molto presto, mentre i miei genitori erano intenti a guardare la tv quando, ad un tratto, un disco volante atterrò nel mio cortile.
Da quel disco uscì un essere disgustoso: aveva il corpo viscido e melmoso, era di un orribile colore verdastro e aveva un solo occhio nel centro della sua fronte, tre mani e cinque gambe.
L’essere si avvicinava alla nostra finestra ed improvvisamente sparì nel nulla.
Aprii gli occhi e capii subito di trovarmi all’interno del disco volante.
Le sue pareti d’acciaio erano piene di pulsanti e comandi grandi almeno quanto me.
Imbroccai un corridoio immerso nell’oscurità che conduceva ad una porta di ferro grigia e nera.
La spinsi con tutte le mie forze e mi ritrovai in una sala colma di alieni: mi nascosi dietro la porta e rimasi immobile.
Atterrammo su un pianeta di nome Nebuloso, poichè era ricoperto di nubi grigie che inquinavano l’aria e si spargevano nel cielo di quel pianeta.
Misero me e la mia famiglia in una gabbia e ci portarono in una caverna governata da altri alieni come loro, poi ci mostrarono in pubblico come animali e ci criticavano riferendo al pubblico le seguenti parole: "Guardate questi mostri! Sono bianchi e senza squame!" La folla urlò ancora più forte: "Riportateli sul loro pianeta, sono troppo disgustosi!" A quel punto non restò altro da fare se non quello di riportarci sull’astronave dopo essere stati addormentati con un potente sonnifero.
Quando ci svegliammo, ci ritrovammo ciascuno nel proprio letto, disturbati dal suono della sveglia che segnava le ore sette.
Ardino Nicola 3f
Molto interessante il tuo racconto.
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