L'OMICIDIO MISTERIOSO
Era una fredda giornata d'inverno, fuori pioveva,lampeggiava ed era tutto buio. Intorno, nelle vicinanze della foresta, c'era una grande casa abitata da un anziano e ricco signore. Era tranquillo, seduto dulla sua seggiola a dondolo, accanto al camino dove ardeva una bella fiamma che scaldava la stanza. Stava leggendo un libro. D'un tratto udì la porta d'ingresso scricchiolare. Era poco più di mezzanotte. Il vecchio signor Bred non fece molto caso agli strani rumori imputandoli al maltempo. In un lampo,la luce della sua stanza si spense. Non riuscì, tempestivamente a vedere cos'era successo quando si sentì una voce che lo chiamava, sussurrando. Quei suoni risultavano a lui estranei. Improvvisamente gli cadde il libro dalle mani. Era molto spaventato. Si udì uno sparo che ruppe il silenzio. Tutto sembrò essere tornato alla normalità. Passarono 24 ore quando una berlina si ferma dinnanzi all'abitazione. Dall'auto scende la signora Clara Copperfild, moglie del ricco Bred. Aveva capelli bianchi raccolti in uno chignon e occhi castani a mandorla e indossava abiti molto eleganti. Un girogola con incassato un magnifico diamante, rendeva ancora più gradevole la sua persona. S'avviò all'ingresso con portamento elegante, come era nel suo stile. Col battente, dà dei colpi al portone ma...non riceve alcuna risposta. Pensa che suo marito sia fuori per motivi personali. Decide così di utilizzare le vecchie chiavi che portava sempre con sè nella sua borsetta di pelle. Oltrepassando il salone si accinge a salire, attraverso il grande scalone, al piano superiore per raggiungere la sua camera da letto. Si disfa dei suoi gioielli e li lascia incustoditi sul grande comò. Poi apre la porta dello studio di Bred e vede suo marito steso per terra, gelido, col suo amato libro fra le mani. Nota che è aperto al 4° capitolo. Macchie di sangue tingevano le pagine bianche. Agghiacciata resta immobile per qualche secondo...poi un urlo riempie la stanza. Clara immediatamente prende la cornetta e chiama il famoso detective Conan a cui affida l'incarico. S'avviano così le sue lunghe indagini. Ebbe inizio un lungo interrogatorio. Alla signora Clara pose un mucchio di domande perché,secondo lui, era molto sospettata. Dopo aver terminato l'interrogatorio, Conan decise di ispezionare lo studio di Bred. Munito di una grande lente d'ingrandimento trovò, sotto il tappeto, un lungo capello chiaro indizio che contribuì ad accusare la signora Clara. Dopo una serie di accertamenti, il capello ritrovato, non confermò il sospetto del detective. Il giorno seguente, al mattino, qualcuno bussò alla porta. La signora Copperfil e l'invetigatore si affrettarono ad aprire. Era un grosso signore, alto, calvo con uno sguardo raccapricciante. Conan gli domandò chi fosse e l'uomo gli rispose candidamente che aveva da consegnare al signor Bred dei libri che aveva prenotato già da qualche giorno prima. Nel grande furgone bianco del venditore c'era un altra collega. Una ragazz giovane, con dei bellissimi capelli chiari e un docile sguardo a cui Conan non diede molta importanza. Alle 14 del pomeriggio il costoso telefono dell'abitazione di Clara e Bred squillò. Conan rispose. Era la voce di una ragazza che chiedeva di poter incontrare Clara per informarla di quel che aveva visto. Così, si diedero appuntamento nel bosco antistante la sua abitazione. Si trattava di Carolin, proprietaria di un negozio di antiquariato a pochi metri dalla sua casa. Carolin confessò di aver visto una bella ragazza alta, con dei lunghi capelli chiari e ben vestita avviarsi verso la sua porta. Il perspicace detective compose sul suo cellulare il numero di quel grosso uomo venuto a consegnare i libri acquistati da Copperfild chiedendogli di poter incontrare la signorina che era nel suo furgone. Il mistero stava per risolversi. Conan trovò delle prove schiaccianti che ''incastravano'' la ragazza che infine fu costretta a confessare. Credeva che il signor Bred vivesse da solo e così voleva arricchirsi impadronendosi dell'abitazione e di tutto il denaro posseduto dal povero signor Bred.
FINE.
Nessun commento:
Posta un commento