venerdì 30 maggio 2014

RIASSUNTO: L’UOMO RESTITUITO



CARCERE DI MILANO OPERA 1967

Il testo, L’uomo restituito, parla di un bambino vissuto in quartiere di Catania dove c’era la delinquenza e la fame. 
Questo bambino ha vissuto senza padre perché, quando sua madre era giovane, suo padre la lascia per andare a continuare la sua vita con un'altra donna, che in seguito divenne sua moglie. 
La povera donna educò i bambini e prese la responsabilità della famiglia anche (in assenza del) il padre. 
Poi iniziò ad andare a scuola e, oltre ad essa (alla scuola) lavorava in officina riparando i motori delle macchine. 
In seguito prese (conseguì) la licenza (della terza) media. 
A 13 anni divenne professionista nell’aggiustare i motori e tutti venivano a riparare i mezzi da quel ragazzo per verificare le sue capacità meccaniche. Ai compleanni, a Natale e a tutte le feste più importanti il ragazzo sentiva la mancanza del padre, che non gli ha mai regalato nulla (mai fatto un regalo per il suo) al suo compleanno o festeggiato il Natale con lui. A 16 anni incominciò a incontrare il padre, raccontandogli le sue tristezze, malinconie le sue felicità e gli rivelava persino i suoi segreti
Però, 5 giorni prima del suo sedicesimo compleanno, lo vennero a informare che suo padre era stato ucciso, per uno scambio di persona. La polizia iniziò a indagare sul fatto e infatti dopo otto giorni venne uccisa la vera vittima (designata) predestinata. Cosi andò a vivere dalla sua ragazza che dopo divenne sua moglie e madre di due figlie.
Piano, piano incomincia a perdere la fiducia in se stesso e a fare cattive amicizie, seguendo una cattiva strada che lo condusse direttamente alla delinquenza. E dopo poco tempo nella sua vita entrò la prigione per aver ucciso qualcuno.
Dando un'occhiata al passato si è accorto di aver commesso molti errori molte cose, che non riusciva a capire quando era giovane.
Voleva riparare  tutto ciò che ha rotto, però aveva paura di perdere di nuovo l’equilibrio e sbagliare.
Fatima Ben Nasr  15/10/2013

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